Bevagna, gioiello medievale
La stupenda cittadina di Bevagna, autentico e incontaminato "gioiello" medievale, considerata uno dei più "vivibili" luoghi d'Italia,ospitò ripetutamente il Poverello di Assisi. Narra Tommaso da Celano: «Una volta Francesco era diretto a Bevagna, ma indebolito dal digiuno non era in grado di arrivare al paese. Il compagno allora mandò a chiedere umilmente a una devota signora del pane e del vino per il Santo.
Appena la donna conobbe la cosa, assieme ad una figlia, vergine consacrata a Dio, si avviò di corsa, per portare al Santo quanto era necessario. Ristorato e ripreso alquanto vigore, rifocillò a sua volta madre e figlia con la parola di Dio. Ma nel parlare ad esse, non le guardò mai in faccia. Mentre quelle ritornavano a casa, il compagno gli disse: "Perché fratello, non hai guardato la santa vergine, che è venuta a te con tanta devozione?".
E il Padre: "Chi non dovrebbe aver timore di guardare la sposa di Cristo? Se poi si predica anche con gli occhi ed il volto, essa da parte sua poteva ben guardarmi, ma non occorreva che la guardassi io". Spesso parlando di queste cose, asseriva che è frivolo ogni colloquio con donne, fatta eccezione della sola confessione o, come capita, di qualche brevissimo consiglio.
E commentava: "Di cosa dovrebbe trattare un frate minore con una donna, se non della santa penitenza o di un consiglio di vita più perfetta, quando gliene faccia religiosa richiesta?"» (II Cel., 114).La Leggenda Maggiore di S. Bonaventura, inoltre, tramanda che Francesco «ad una bambina cieca di Bevagna restituì la vista desiderata, spalmandole gli occhi con lo sputo per tre volte, nel nome della Trinità» (Leg. Maior, XII, 10).