itinerario valentiniano
A Terni, le spoglie del Santo Vescovo Valentino, patrono della città, sono custodite in una statua d'argento posta in una teca di cristallo sotto l'altare maggiore della Basilica omonima; a grandi lettere vi si legge: "S. Valentino Patrono dell'amore". L'imponenza della chiesa suburbana, costruita ai primi del Seicento in linee barocche, favorisce la suggestione dell'animo del pellegrino o del visitatore, che in quella teca sente vibrare la santità di Dio, che si avvicina all'uomo, sì da apprezzare e nobilitare i suoi sentimenti.
Vi si coglie un'aura di antichità che è la storia plurimillenaria di Interamna Nahar, come si chiamava Terni oltre 2500 anni or sono. Non conosciamo l'anno esatto del martirio di S. Valentino Vescovo - forse il 273 - ma egli fu certamente sepolto sull'amena collina ubicata appena fuori Terni, dove, attorno alla sua santa sepoltura, sorse un'area cimiteriale cristiana. Là fu eretto un primo oratorio in suo onore (archeologicamente documentato, che oggi si può visitare) e poi si succedettero varie chiese fino ad una Basilica di cinque navate, della quale non si hanno documenti d'archivio certi. S. Valentino fu consacrato Vescovo di Terni nel 197 da S. Feliciano vescovo di Foligno. La nascita e la morte si possono collocare tra il 176 e il 274 circa. Perseguitato per la sua fede sotto l'imperatore Aureliano, il 14 febbraio, a Roma, subì il martirio con la decapitazione, ed il suo corpo fu trasportato da Roma e sepolto a Terni al LXIII miglio della Via Flaminia. Fu tra i primi vescovi di Temi, preceduto forse da S. Pellegrino e da S. Antimo, fratello dei SS. Cosma e Damiano. La sua santità ha determinato un culto secolare, ininterrotto, che ha visto erigere sulla sua tomba l'omonima Basilica, presso la quale avenne lo storico evento dell'incontro di pace fra papa Zaccaria e l'invasore re dei Longobardi, Liutprando, nel 752. Di S. Valentino vescovo, da sempre, si racconta di un fiore che egli soleva donare agli innamorati, che cercavano la sua benedizione. Al Santo vescovo è legata anche la storia d'amore di Sabino e della ternana Serapia, amore che il Santo unì per sempre nell'eternità. Ecco il Santo dell'Amore. Nell'immaginario collettivo, per tutti i cristiani (e non) il 14 febbraio, festa di S. Valentino, divenne ineluttabilmente la festa dell'Amore. Quando con papa Gelasio I (496), le antiche feste pagane di Roma dette "Lupercalia" vennero abolite e questa festività legata all'amore e alla protezione degli animali passò dal 15 al 14 febbraio, giorno di S. Valentino, quelle antiche ritualità o patronati, vennero vissuti alla luce della fede cristiana e ancor più attribuiti dal popolo al Santo festeggiato quel giorno. La festa di S. Valentino, il 14 febbraio, è celebrata in Inghilterra e in Danimarca, negli Stati Uniti e in Canada, e pure nel Giappone che non ha tradizioni cristiane, come il "Saint Valentine's day". L'invito e la forza dell'amore che è racchiuso nel messaggio di S. Valentino deve essere considerato anche da altre angolazioni, non meno di rilievo che l'esclusivo rapporto fra uomo e donna. L'amore è Dio stesso e caratterizza l'uomo, immagine di Dio. Nell'amore risiede la solidarietà e la pace, l'unità della famiglia e dell'intero genere umano. Per approfondimenti, oltre ad invitarvi a visitare le specifiche pagine del sito: UMBRIA MISTICA & SACRA - Santi e Beati dell'Umbria - S. Valentino da Terni, non esitate a contattarci.