itinerari francescani, turismo francescano, il cammino di francesco
L’Itinerario francescano, sull’asse La Verna – Assisi – Valle Reatina, si diffonde in varie diramazioni nei luoghi segnati dalla presenza del Poverello assisiate, che ancora parlano di pace con Dio, con l’intera umanità, con la natura. Certo è che l’Umbria non avrebbe il fascino irresistibile per milioni di persone, di ogni età, di ogni cultura, di ogni nazione e - cosa innegabile - di ogni religione, se in un paese sperduto alle falde dell’Appennino centrale non vi fosse nato un uomo di nome Francesco d’Assisi.
Senza dubbio alcuno non vi sarebbero sbocciati tanti artisti, letterati, poeti, né vi sarebbero confluiti, se non si fosse trattato di cantare, di immortalare, con la penna, i pennelli, gli scalpelli, la pietra, il legno o qualunque altra materia, questa figura, la cui epopea «meglio in gloria di ciel si canterebbe». Dovunque il Poverello di Dio è passato, e la sua ruvida tonaca e i suoi piedi scalzi, contrassegnati dalle piaghe del Cristo, hanno toccato il suolo, è fiorita l’arte e la poesia, oltre che la santità.
Per cui, giungere in Umbria e "ripercorrere" le "orme" di frate Francesco, significa entrare in uno dei più ampi musei e dei più magnifici sacrari del mondo: con gallerie infinite, che coincidono con l’orizzonte e hanno come sfondo fiumi e ruscelli, o prati e colline, che tutti vorrebbero vedere e in cui tutti vorrebbero vivere almeno un’ora della propria vita.