amelia, sulle orme di san francesco
La cittadina di Amelia sorge arroccata su un colle roccioso, alle cui pendici si estendono distese di lecci ed ulivi, interrotti dal solo serpenteggiare del fiume Tevere. La storia di Amelia si perde nella leggenda. Le sue mura ciclopiche risalgono al sec. VI a.C.: originariamente formate da immensi blocchi sovrapposti, su di esse sono stati aggiunti strati di epoca romana prima e medioevale successivamente.
Da notare la bella Porta Romana.
Oggi Amelia è una città dinamica e moderna, che ha saputo trarre vantaggio dalla favorevole ubicazione geografica, per imporsi come centro agro-alimentare, e che conserva una profonda coscienza del valore dei suoi reperti archeologici ed artistici.
Oltre alle antichissime mura, le cisterne e le numerose case romane testimoniano l'importanza che la cittadina rivestì durante l'epoca romana.
Del periodo medioevale vanno ricordati: la chiesa di S. Pancrazio, il cui portale è un raro esempio di arte decorativa; la chiesa di S. Francesco d'Assisi, al cui interno sono conservate alcune sculture di Agostino di Duccio, la Cattedrale, che sebbene rimaneggita in periodo barocco, risale originariamente alla prima metà del sec. XI, come testimonia il possente campanile dodecagonale. Infine, da citare, la chiesa rurale della Madonna delle Cinque Fonti, che offrì soggiorno a S. Francesco.
Degni di nota sono i cinquecenteschi palazzi Farrattini e Petrignani, a ricordo della fiorente epoca signorile della cittadina. Al viaggio apostolico condotto dal Santo assisiate nell'Umbria meridionale relativo nell'anno 1212-1213, sono legati i ricordi francescani di Amelia, uno degli abitati più antichi d'Italia e più documentati dell'Umbria: città che, stando alla tradizione, sarebbe stata edificata da Amiro, re degli "Aborigeni", circa 383 anni prima di Roma; quindi 1137 prima dell'Era cristiana.
Doverosa una premessa: nel trattare l'argomento della presenza minoritica nell'Amerino, si farà particolare riferimento al contributo di padre Luciano Canonici: "SS. Annunziata di Amelia e Presepio permanente, Amelia 1991". «Presso questa città, è situato il convento francescano della SS. Annunziata di Michignano. Ma precisiamo che non fu quella la prima presenza francescana in zona. Infatti San Francesco d'Assisi in persona, proveniente da Alviano nel 1213 circa, si sarebbe fermato presso il luogo di S. Maria delle Cinque (Fontane), dove convertì e condusse a vita veramente cristiana alcune donne peccatrici; e quindi vi ebbe residenza un primo convento francescano, non si sa bene se maschile o femminile, prima dell'affermazione dei francescani in S. Francesco, chiamato prima chiesa e convento dei SS. Filippo e Giacomo» (L. Canonici, cit.).