santi e beati umbri
Assisi, Norcia, Cascia, Gubbio, ma anche Terni, Todi, Spoleto, Perugia, Orvieto: dal Medioevo l'Umbria è, senza dubbio alcuno, la terra per eccellenza della spiritualità (nel sec. XVII, Ludovico Iacobilli enumerava ben 22.000 tra Santi e Beati umbri!!!).
Uomini e donne accumunati da una fede incrollabile e dall'amore per Dio.
O ALTO E GLORIOSO DIO / ILLUMINA EL CORE MIO:
con questi due versi, accorati e ingenui, inizia una preghiera composta da un umbro di otto secoli fa. Il suo autore Francesco d'Assisi, futuro Patrono d'Italia e Santo privo di "confini"! Pio e sereno eppure ribelle, ben radicato nel suo tempo eppure attualissimo.
Francesco è il Santo umbro per eccellenza, ma certamente non l'unico. Terni è la patria di San Valentino, Gubbio di Sant'Ubaldo, Cascia di Santa Rita, Norcia di San Benedetto e di Santa Scolastica, Foligno di San Feliciano, e via dicendo molti altri meno conosciuti.
La stessa Assisi, oltre a Francesco,
ha visto nascere Santa Chiara e
sua sorella Santa Agnese.
L'elenco può continuare con Todi,
dove nacque Jacopone (già "bollato"
come eretico, ma oggi dichiarato beato dalla Chiesa); o con Preci,
patria adottiva di Sant'Eutizio, che umbro non era,
ma si trasferì qui dalla natia Siria,
per trapiantare in Italia il monachesimo orientale.
A produrre tanti Santi fu proprio il Monachesimo,
che, nel Medioevo, raggiunse in Umbria
una diffusione maggiore che altrove: dei dieci personaggi
citati sopra, otto erano Monaci.
Del resto la tradizione continua: infatti l'Umbria è ricca di Conventi e Monasteri
tuttora in attività; e nella splendida Valnerina
ci sono grotte che, fino agli anni Cinquanta, erano abitale da eremiti.
In queste pagine, quotidianamente aggiornate, verrà raccontata
la VITA dei "nostri" Santi e Beati,
naturalmente di epoche e ambienti diversi, attraverso i quali la religiosità
umbra - a volte mistica, ma ben più spesso ancorata alle vicende
terrene - ha espresso in modi diversi la sua devozione per l''alto
e glorioso Dio...