Indagine storica Umbria Cristiana
Nell'Età di Augusto, l'Umbria attuale rientrava
in gran parte nella Regione VI, detta appunto Umbria, ma
abbracciante anche una vasta zona delle odierne Marche, mentre una
parte dell'Umbria occidentale apparteneva alla Regione VII
(Etruria) e Rieti era nella IV "Regio"
("Samnium").
Nell'assetto dioclezianeo dell'Impero, l'Umbria apparteneva alla X Diocesi, detta "Suburbicaria", mentre il territorio
delle due attuali provincie umbre (Perugia e Terni) era
così suddiviso: "Picenum suburbicarium" a Est; Tuscia e Umbria a Ovest; Valeria a Sud e Sud-Est.
Nella Regione Valeria rientrava anche l'attuale provincia di Rieti.
I territori che costituiscono l'Umbria attuale, sin da tempi antichissimi,
furono abitati da due popolazioni principali: Umbri e Etruschi,
e, limitatamente all'attuale diocesi di Norcia, dai Sabini.
Gli Etruschi, stanziati sulla riva destra del Tevere, fondarono
o abitarono città floridissime, quali Perugia, Orvieto,
etc.; gli Umbri, sulla riva sinistra, fondarono le rimanenti antiche
città della Regione, quali Todi, Assisi, Spoleto, Terni, Narni, Amelia, etc.
Nel Medioevo, nonostante la presenza del potente Ducato di Spoleto,
il feudalesimo non ebbe in Umbria uno sviluppo rilevante, e presto
la Regione pullulò di liberi Comuni.
Per quanto concerne la Sabina, essa, dopo aver visto prosperare varie Signorie, quali quelle dei Crescenzi, dei Savelli,
degli Orsini, dei Colonna, venne ricondotta da Paolo V,
nel sec. XVII, sotto il diretto dominio della Chiesa e, alla costituzione
del Regno d'Italia nel 1861, seguì le sorti dell'Umbria, per
passare, poi, al Lazio nel 1923.
In Umbria l'evangelizzazione si estese nei secoli dell'Impero anteriori
a Costantino, come e prima che in altre regioni italiane, conquistando folle
sempre più numerose.(...) ad assicurare che le chiese umbre hanno origine apostolica
(...) corre tra i remoti abitanti dell'Appennino umbro, tra Foligno e
Camerino, una tradizione popolare, secondo la quale lassù sarebbe passato
S. Paolo (...). Il numero e l'antichità dei nostri martiri sono un valido argomento
per dimostrare con certezza l’origine remota e la grande diffusione
del¬l’Antico Cristianesimo dell'Umbria (...). L'Umbria e una delle
regioni dove rispettabili tradizioni affermano essere l'Episcopato antichissimo
e numeroso più che altrove...(Faloci Pulignani, Le
origini del Cristianesimo in Umbria, in "Archivio per la Storia
Ecclesiastica dell'Umbria", Foligno 1913, vol. I, fascicolo I, pp.
23, 32, 33, 53).
Per quanto concerne il passaggio di S. Paolo, la leggenda si riferisce
più propriamente a S. Pietro (vd. “Atti del III
Convegno di Studi Umbri”, Gubbio 1965, pag. 192).
Questi gli appassionati ma spesso favolosi argomenti di Mons. Faloci Pulignani,
ma basandosi su testimonianze documentarie o monumentali il Lanzoni ammette
solo la probabilità che il Cristianesimo si fosse diffuso in Umbria
nel sec. II, concedendo come tradizione autorevole l’esistenza di comunità
organizzate nel 305 a Terni, a Spoleto, a Foligno
e ammettendo solo come cosa certa l’esistenza di parecchi nuclei di
cristiani prima del 305.
Nell’elenco del Duchesne, le Diocesi umbre, prima dell’invasione
dei Longobardi (tra la metà del V e quella del VI sec.) sono 22. Manca Orvieto ("Urbs Vetus"), che diventerà diocesi
nel 596 e mancherebbe "Urvinium Hortense", riportato
in una carta degli Atti del III Convegno di Studi Umbri, riferibile all’età
paleocristiana e non più reperibile in quelle successive. Nell’826
le diocesi sono soltanto 13.
ATTUALI DIOCESI IN UMBRIA
- ASSISI - NOCERA UMBRA - GUALDO TADINO
Sede vescovile suffraganea di Perugia-Città della Pieve.
- CITTA' DI CASTELLO
Sede vescovile suffraganea di Perugia-Città della Pieve. - FOLIGNO
Sede vescovile suffraganea di Perugia-Città della Pieve. - GUBBIO
Sede vescovile suffraganea di Perugia-Città della Pieve. - ORVIETO - TODI
Sede vescovile immediatamente soggetta alla Santa Sede. - PERUGIA - CITTA' DELLA PIEVE
Sede metropolitana. - SPOLETO - NORCIA
Sede arcivescovile immediatamente soggetta alla Santa Sede. - TERNI - NARNI - AMELIA
Sede vescovile immediatamente soggetta alla Santa Sede.